Saluti del Segretario Generale (Ulisse) e del Comitato Centrale

( nuovo)Partito comunista italiano

Comitato Centrale

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10 aprile 2021

Saluto all’iniziativa sustampa e propaganda comunista” della sezione di Pisa del P.CARC

Cari compagni,

anzitutto a nome del (nuovo)PCI ringrazio la compagna Anna Baglioni della sezione di Pisa del Partito dei CARC per l’invito a portare il nostro contributo al dibattito di questa sera sul ruolo della stampa e propaganda comunista.

Compagni, la borghesia ha condotto le masse popolari in una situazione nera sotto l’aspetto sanitario, economico, ambientale, culturale e delle relazioni umane. Ma proprio per questo la resistenza delle masse popolari contro le angherie della borghesia e del clero si sviluppa in mille modi, anche se spesso resta a un livello elementare, ogni parte delle masse solo contro il male che più direttamente e acutamente la colpisce. La borghesia e il clero con tutti i mezzi di propaganda e influenza che hanno cercano di portare tra le masse confusione, di mettere una parte contro le altre, di creare rassegnazione, di indurre ad aspettare che la situazione migliori proprio per le misure imposte da chi questa situazione l’ha creata e vi trova il suo tornaconto.

È invece compito di noi comunisti sostenere la resistenza delle masse popolari ai mali che le colpiscono, rafforzarla, darle un orientamento giusto ed elevarla di livello in modo che le masse popolari si organizzino, si uniscano e diventino una forza capace di prendere la direzione della società togliendola alla borghesia e al clero. La lotta contro ogni male particolare, dobbiamo farla confluire nel fiume della rivoluzione socialista che nell’immediato mira a costituire un governo d’emergenza che il (nuovo)PCI e il P.CARC chiamano Governo di Blocco Popolare: un governo che risponde agli organismi operai e popolari costituiti nelle aziende capitaliste e pubbliche, nelle scuole e università, negli ospedali, in ogni luogo di aggregazione, nei quartieri e nei paesi.

Per questo la propaganda è particolarmente importante e la stampa è uno degli strumenti con cui facciamo propaganda, ma dobbiamo farla anche nelle riunioni, nei comizi, su Internet, via radio e TV, con scritte murali e striscioni.

I bolscevichi russi guidati da Lenin e Stalin, i comunisti cinesi guidati da Mao maestro della linea di massa come principale metodo di direzione, su grande scala ci hanno insegnato che i comunisti devono parlare alla mente e al cuore delle masse popolari, osare portare alle masse le idee di cui hanno bisogno, capire caso per caso di quale orientamento le masse necessitano e cosa cercano, anche se non lo sanno ancora chiaramente, non fermarsi a quello che già chiedono apertamente. I comunisti non devono essere timidi e accodarsi alle idee e ai sentimenti che la borghesia e il clero hanno inculcato e propagandano. Devono osare far sognare, indicare la via da seguire, sfidare la propaganda borghese. Sulla borghesia e sul clero noi abbiamo il vantaggio che i nostri obiettivi corrispondono ai bisogni e agli interessi delle masse popolari, alla loro esperienza. Quelli della borghesia e del clero invece no. I capitalisti mirano a fare soldi, alla crescita degli affari. I preti mirano a ristabilire il vecchio ordine che ci ha portato alla situazione attuale.

La propaganda a noi invece serve per:

 1. illustrare e spiegare la nostra concezione del mondo, il nostro bilancio dell’esperienza, l’analisi del corso delle cose e la linea generale (tattica e strategica) che seguiamo per fare dell’Italia un paese socialista, spiegare che il socialismo e il comunismo è quello di cui le masse popolari hanno bisogno;

2. far conoscere la storia del nostro paese e la lotta di classe in corso nel resto del mondo;

3. smascherare il sistema di controrivoluzione preventiva messo in opera dalla borghesia imperialista per intossicare le menti e i cuori, creare confusione e distogliere le masse popolari dalla lotta di classe, fare propaganda martellante contro il comunismo con ogni genere di menzogne e denigrazioni.

Nella fase straordinaria che stiamo vivendo (la pandemia da Covid-19 ha fatto deflagrare la nuova crisi generale del capitalismo iniziata negli anni ‘70), è importante propagandare tra le masse popolari la fiducia in sé stesse e la convinzione che “si può fare”, spiegare che le sconfitte subite nel secolo scorso erano dovute a limiti ed errori di noi comunisti, che le masse possono vincere nella guerra popolare rivoluzionaria promossa dal partito comunista contro la borghesia imperialista e il suo clero.

Avanti compagni, vincere è possibile! Dipende anche da ognuno di noi!

Auguri quindi che questa iniziativa porti frutti fecondi!

Nel Centenario della fondazione del primo PCI, bando a disfattismo, attendismo, rassegnazione e fatalismo!

Assimilare gli insegnamenti del movimento comunista del secolo scorso, correggere errori e superare i limiti, tornare a issare alta la bandiera della lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

Compagno Ulisse, segretario generale del CC del (n)PCI